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IL PASTORE GUSTAVO
di SYLVATICA
29.12.2016 |
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"ASSUNTA VOLGE LO SGUARDO ALL'AMICA E LA VEDE PARTICOLARMENTE ASSENTE E NOTA LE
SUE GAMBE APERTE E LA MANO CHE SI MUOVE LENTAMENTE NEI PANTALONI AL CHE ANCHE A..."
SETTEMBRE , UN PERIODO MERAVIGLIOSO PER LA MONTAGNA, COLORI MOLTO PITTORESCHI,I FAGGI SI COLORANO DI QUEL GIALLO INTENSO CHE IN QUOTA SI MISCELA ALLO SMERALDO DEGLI ABETI PER POI RIPROPORRE IL GIALLO MALINCONICO DEGLI AGHI DEI LARICI.
GUSTAVO VIVE DA MARZO A NOVEMBRE IN UNA VALLE MERAVIGLIOSA ALLEVANDO BOVINI, CAPRE E PECORE, CON IL LORO LATTE PRODUCE DEI FORMAGGI FANTASTICI. GUSTAVO NON E'
PERO' IL SOLITO PASTORE, APPARTENENTE AD UNA FAMIGLIA FACOLTOSA, STUDIA ECONOMIA,SI LAUREA CON IL MASSIMO DEI VOTI ED ENTRA IN AZIENDA DOVE SI SCONTRA SUBITO CON LA MENTALITA' MIOPE DEI FRATELLI. NON AMA CONFRONTI CHE POSSANO PORTARE A ROTTURE INSANABILI PERTANTO CHIEDE DI ESSERE LIQUIDATO E AL PROPOSITO OTTIENE LA PROPRIETA' DI UNA GROSSA RISERVA DI CACCIA IN UNA VALLE DELLE ALPI PIEMONTESI. I FRATELLI SONO BEN CONTENTI DI LIBERARSI IN UN SOL COLPO SIA DI UN FRATELLO TROPPO COMPETITIVO CHE DI UNA PROPRIETA' ORMAI ABBANDONATA E SOLO FONTE DI PROBLEMI. GUSTAVO, UOMO DALLE IDEE CHIARE, DECIDE COSI' RIISCRIVERSI ALL'UNIVERSITA' ALLA FACOLTA' DI VETERINARIA.
PER FARLA BREVE SI LAUREA E INIZIA UNA NUOVA VITA IN UN CONTESTO AMBIENTALE AMENO MA CHE CERTO NON GLI RENDE LA VITA FACILE.
TORNIAMO A SETTEMBRE I COLORI RIEMPIONO GLI OCCHI ED IL CUORE, LA GIORNATA E' LUMINOSA E SPLENDE UN SOLE ANCORA CALDO, STA PERO' GIUNGENDO LA SERE. GUSTAVO
ATTENDE AGLI ARMENTI PER LA MUNGITURA MA NEL FRATTEMPO IL CIELO, COME SPESSO ACCADE IN MONTAGNA, SI STA COPRENDO RAPIDAMENTE E LA TEMPERATURA ALTRETTANTO RAPIDAMENTE SI ABBASSA FINO A PORTARE LE PRIME GOGGE DI PIOGGIA. GLI ANIMALI RIENTRANO ALL'ALPEGGIO, DOVE VENGONO MUNTI E RICOVERATI NELLE LORO STALLE, ACCOLTI DA UNA SOFFICE LETTIERA FRESCA E PULITA COSTITUITA DA FOGLI DI FAGGIO ASCIUTTE.
CON GLI ANIMALI GIUNGE ANCHE UN TEMPORALONE ACCOMPAGNATO DA FORTI RAFFICHE DI UN VENTO FREDDO CHE GELA ANGE LE OSSA DI CHI E' ABBITUATO A QUESTI CLIMI. CONCLUSI GLI INDEROGABILI IMPEGNI CON GLI ANIMALI GUSTAVO SI GUSTA GIA' UN LUSSURIOSO BAGNO CALDO NELLA VECCHIA TINOZZA, ACCOMPAGNATO DA UN BUON BICCHIERE DI PORTO ED A QUALCHE RIGA DI BUON LIBRO. RIEMPIE D'ACQUA LA GROSSA CALDAIA IN RAME, RAVVIVA IL FUOCO SEMPRE ACCESO NEL GRANDE CAMINO, STAPPA LA BOTTIGLIA DI PORTO, PRENDE DA UNO SCAFFALE PIENO DI LIBRI LE "NOVELLE" DEL VERGA E NEL FRATTEMPO SPIA DALLA FINESTRA LA FURIOSA TEMPESTA DI ACQUA E VENTO CHE SI STA SCATENANDO NELLA VALLE.
E' BEN CONTENTO DI POTERSI RINTANARE NEL SUO ACCOGLIENTE RIFUGIO E CHE NEL FRATTEMPO L'ACQUA DELLA CALDAIA E' PRONTA PER RIEMPIRE LA TINOZZA. SI IMMERGE NELL'ACQUA BOLLENTE CHE GLI PROVOCA UN BRIVIDO DI PIACERE. DOPO UN UNA BUON' ORA DI IMMERSIONE ED UNA BUONA MEZZA BOTTIGLIA, COMPETAMENTE RILASSATO ESCE DALL'ACQUA
E MENTRE SI APPRESTA A RACCATTARE L'ASCIUGAMANO LA PORTA DELLA BAITA SI APRE VIOLENTEMENTE ED ENTRANO DUE DONNE COMPLETAMENTE FRADICE E MEZZE CONGELATE.
A MOMENTI SI PRENDE UN COLPO E PER QUALCHE ISTANTE RIMANE IMMOBILIZZATO E STENTA A REAGIRE. LE DUE DONNE SONO INFREDDOLITE, SPAVENTATE E RIMANGONO IMPIETRITE DA QUELL'IMMAGINE CHE GLI SI PARA DAVANTI. DOPO QUALCHE INTERMINABILE ISTANTE DI IMBARAZZO RECIPROCO GUSTAVO RECUPERA DUE GRANDI COPERTE E SENZA CURARSI DI ESSERE COMPLETAMENTE NUDO ORDINA ALLE DUE DONNE DI SPOGLIARSI COMPLETAMENTE E CON LE COPERTE LE AVVOLGE COME IN UN BOZZOLO AVVICINA UNA PANCA AL CAMINO E LE FA SEDERE. SCALDA DUE BICCHIERI DEL PORTO AVANZATO E ODRINA ALLE DE DI TRANGUGIARLO DI BOTTO. TUTTO AVVIENE SENZA CHE NESSUNO PROFERISCA PAROLA, AD ECCEZIONE DEGLI ORDINI IMPARTITI DA GUSTAVO.
LENTAMENTE LA SITUAZIONE SI NORMALIZZA, GUSTAVO SI RIVESTE, LE DUE DONNE ABBANDONANO IL COLORE CEREO PER RIACQUISTARE UN BEL ROSEO DOVUTO AL REPENTINEO CAMBIO DI TEMPERATAURA, E SPIEGANO LA DISAVVENTURA IN CUI SONO INCORSE, OVVERO DE ESSERSI LASCIATE SORPRENDERE DAL FORTUNALE E COMPLICE IL BUIO SI SONO SMARRITE FINO AD AVVERTIRE UNA FIOCA LUCE CHE LE HA CONDOTTE AL RIFUGIO DI GUSTAVO.
LE SONO DUE DONNE SONO DANIELA E ASSUNTA, CINQUANTENNI ZITTELLE, NORMALMENTE ABBASTANZA ACIDE, MA IN QUESTO MOMENTO DI PASSATO PERICOLO CORDIALI E AMABILI.
DANIELA LA PIU' VICINA AL FUOCO INZIA AD AVVERTIRE IL PIZZICHIO DELLA LANA E ALLENTA
LA PRESA DELLA COPERTA SUL CORPO MA NEL CONTEMPO LE RITORNA IN MENTE L'IMMAGINE DI GUSTAVO APPENA USCITO DALLA TINOZZA, FISICO ASCIUTTO DA MONTANARO, PELLE BIANCA COME IL LATTE E UN BEL UCCELLO TOZZO MA PROPORZIONATO E DAL COLOR AVORIO SCURO.
GUSTAVO FORNISCE ALLE DONNE INDUMENTI ASCIUTTI ATTIZZA NUOVAMENTE IL FUOCO E PREPARA TRE TAZZE DI LATTE CALDO CON PANE DI SEGALE TOSTATO, ACCOMPAGNATO DA MIELE E MARMELLATA. I TRE SI SIEDONO AL PICCOLO TAVOLO A RIBALTA E DURANTE LA MESTA
CENA DANIELA E ASSUNTA RACCONTANO DI SE . AMICHE NON SPOSATE , DANIELA COMMESSA
DI ABBIGLIAMENTO, ASSUNTA PROFESSORESSA DI LICEO, AMANTI DELLA MONTAGNA , ...ECCETERA. IL TAVOLO E' STRETTO LE GINOCCHIA PIU' CHE SFIORARSI SI TOCCANO, NESSUNO SI IMBARAZZA. ANCHE LE COSCE SI AVVICINANO E SI TOCCANO E TUTTI E TRE COMPLICE UN BUON BICCHIERE DI VINO CALDO COMINCIANO LENTAMENTE AD ECCITARSI.
ASSUNTA E' SORPRESA DALLA NOTEVOLE BIBBLIOTECA DI GUSTAVO E DAI TITOLI CONSERVATI
E INTAVOLA CON LUI UNA DOTTA CONVERSAZIONE SELLE NOVELLE DEL VERGA E PASSO DOPO PASSO SI ARRIVA ALLA NOVELLA "LA LUPA".
LA CONVERSAZIONE PASSA ALLA SESSUALITA' DELLA SICILIA VERGHIANA E A GUSTAVO IL MEMBRO COMINCIA A GONFIARSI E NEL CONTEMPO IL SUO FIDATO CANE; CHE NON E' STUPIDO,
AVVERTE ODORI UMORALI STRANI E SI AVVICINA ALLA GAMBA DI DANIELA E COMINCIA A MONTARLA. DANIELA SENTE IL CALDO MEMBRO DEL CANE CONTRO LA SUA GAMBA E GLI LASCIA FARE ANCHE PERCHE' LA COSA LA ECCITA ABBASTANZA, INFILA LA MANO NEI PANTALONI OFFERTI DA GUSTAVO ED INIZIA AD ACCAREZZARSI L'INTERNO DELLE COSCE E PIAN PIANO SI
AVVICINA ALLA FIGA, UNA FIGA BEN PELOSA CHE DA TEMPO NON VIENE RIEMPITA.
ASSUNTA VOLGE LO SGUARDO ALL'AMICA E LA VEDE PARTICOLARMENTE ASSENTE E NOTA LE
SUE GAMBE APERTE E LA MANO CHE SI MUOVE LENTAMENTE NEI PANTALONI AL CHE ANCHE A LEI SCATTA IL TRIP. SI SFILA LA SCARPA E INIZIA AD ACCAREZZARE COL SUO PIEDE NUDO IL CAZZO DI GUSTAVO IL QUALE DIVERTITO CONTRACCAMBIA MA IN MANIERA MOLTO DELICATA, QUASI SOLO LA SFIORA, LA VUOLE ECCITARE AL PUNTO DI FARLA GODERE SENZA QUASI TOCCARLA. DANIELA NON SI ACCORGE DELL'AMICA MA E' ECCITATISSIMA E VUOLE A
TUTTI I COSTI FARSI UN DITALINO COME SI DEVE, ALMENO A GAMBE NUDE. CHIEDE A GUSTAVO DOVE SIA IL BAGNO IL QUALE RIDENDO RISPONDE CHE IL BAGNO NON ESISTE, LI I BISOGNI SI FANNO NELLA STALLA. DANIELA VA NELLA STALLA MA E' UN PO' SCHIFILTOSA, DECIDE DI TROVARE UN ALTRO LUOGO E SI SPOSTA NEL FIENILE. LI' SI BUTTA SUL FIENO, SI TOGLIE I LARGHI PANTALONI DI GUSTAVO E SI SOLLAZZA CON UN FILO DI FIENO DI QUELLI CHE CONSERVANO UN PICCOLO PENNACCHIO MORBIDO. PASSA IL PENNACCHIO SULLA FIGA CHE SI APRE SEMPRE DI PIU', IL CLITORIDE SI FA SEMPRE PIU' RILEVATO, IL FILO D'EBA NON BASTA PIU' INIZIA A SGRILLETTARSI SENZA SOSTA INFILANDOSI SIA UN DITO NELLA FIGA CHE UNO NEL CULO,
COSA INUSUALE PER LEI. ORMAI NON RESISTE PIU' URLA DI PIACERE E SI LIBERA DI UNA INSOLITA QUANTITA' DI UMORI.
SE VI PIACE CONTINUO
SYLVATICA
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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